16 Nov La Rivoluzione Sofistica di ARCA
Che collegamento potrà mai esserci fra ARCA (Agricoltura per la Rigenerazione Controllata dell’Ambiente) e la filosofia? Più nello specifico, che cosa ha in comune ARCA con i sofisti, pensatori e filosofi operanti nella Grecia del quinto secolo avanti Cristo?
Ecco, nel tentativo di rispondere a questi insoliti quesiti si inaugura una serie di articoli inerenti il rapporto fra ARCA e la filosofia, o meglio lo spirito filosofico che si cela dietro le sue premesse, i suoi ragionamenti, il suo “essere”.
Non si poteva non cominciare dai sofisti, filosofi dell’antichità, i cui insegnamenti e le cui riflessioni etiche e politiche, nel senso più lato del termine, sono di una straordinaria attualità, oggi più che mai.
In un mondo dominato dalla perversa logica del profitto a ogni costo, sarebbe prezioso e doveroso al tempo stesso fermarsi ad ascoltare ciò che i sofisti, profondi indagatori e conoscitori dell’animo umano, predicavano più di 2500 anni fa: non esistono valori o verità assolute, ogni valore è sempre e solo relativo.
La relatività dei valori, che sovente viene etichettata negativamente, in quanto erroneamente considerata sinonimo di caos, incertezza e instabilità, in realtà costituisce il baluardo e il faro al quale possiamo fare sicuro riferimento, dal momento che ci insegna a diffidare di coloro che, con estrema e irrisoria facilità, sbandierano le loro personali, arbitrarie e soggettive opinioni e convinzioni come verità assolute, certe, inconfutabili e incontrovertibili.
Ogni valore è valido in una determinata epoca, in una determinata società, in una determinata cultura. Non bisogna commettere il grave errore di credere che i propri pensieri e le proprie credenze possano essere imposti acriticamente e valere per tutti in maniera indiscriminata.
I sofisti furono i primi a essere consapevoli di ciò e le loro provocatorie argomentazioni contribuirono a minare le certezze del popolo ateniese, i cui valori venivano reputati sacri e intoccabili, in quanto tramandati da padre in figlio, di generazione in generazione, praticamente eterni.
I sofisti dunque furono bollati come ribelli, immorali, miscredenti, rivoluzionari.
Fra tutte queste accezioni negative, è bene soffermarsi sul termine “rivoluzionari “, che in realtà nel caso dei sofisti assume una connotazione decisamente positiva: tali filosofi furono effettivamente rivoluzionari, in quanto si fecero carico in prima persona di una vera e propria rivoluzione etica paradigmatica, di un cambiamento significativo dal punto di vista mentale, prima ancora che dal punto di vista culturale.
Nonostante le reticenze, le avversioni e le ostilità, furono gli alfieri di una radicale trasformazione “psicologica” della società del loro tempo.
Una analoga rivoluzione si propone di compiere oggi ARCA, che si prefigge l’arduo obiettivo di modificare quella parte “distorta “della mentalità capitalistica contemporanea e di sostituire il “Dio Denaro“ con l’uomo.
Al centro del nuovo umanesimo prospettato da ARCA vi è un uomo rinnovato, un uomo coscienzioso e consapevole dei propri limiti e dei limiti della natura, ora finalmente rispettata nella sua più intima essenza e non più considerata solamente come un insieme di risorse da poter sfruttare all’infinito.
Anche ARCA, esattamente come i sofisti, non reputa i suoi valori assoluti e insindacabili, ma crede che le sue idee e le sue proposte possano costituire delle valide soluzioni alternative alla critica situazione ambientale e climatica attuale.
La rivoluzione operata da ARCA è “gentile“, in quanto si basa sul rispetto, sull’amore e sulla rigenerazione della terra, dalla quale tutto deriva.
Lorenzo Romagnoli (Dottore in Filosofia)
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