I progetti ARCA

Rigenerare i territori partendo dalla terra. Lo spirito della Smart Land di Aldo Bonomi

Una ricerca, realizzata dal prof. Aldo Bonomi e dal Consorzio AASTER, ha indagato il settore agricolo della
Vallesina e di alcuni territori limitrofi, nel centro delle Marche, per comprendere se gli imprenditori della terra e le comunità locali fossero disponibili ad adottare su ampia scala azioni che permettessero di rigenerare il
territorio e il capitale naturale attraverso buone pratiche di gestione del suolo e di allevamento degli animali.
Lo studio di AASTER, oltre a effettuare una ricognizione tra gli attori principali di questa economia agricola, è servito anche a diffondere le idee e i principi di ARCA e a verificare, con focus group mirati, se il territorio fosse pronto per la sfida di un modello di sviluppo e crescita che non ha eguali in Italia. L’esito della ricerca è stato
positivo, in quanto si è registrato un grande interesse da parte degli stakeholder pubblici e privati nell’applicare all’agricoltura locale metodologie di coltivazione e saperi scientifici compatibili con la sostenibilità ambientale
e sociale.

 

Obiettivo della ricerca era quello di attivare dei processi di animazione di comunità e valorizzare il ruolo
fondamentale dell’agricoltura e dell’agricoltore in un contesto di rigenerazione territoriale.

 

ARCA vuole condividere il risultato di questa ricerca, che ha messo in luce quanto forti siano i valori comuni che ci legano al nostro territorio: l’operosità, la cura del paesaggio, l’interesse scientifico, il valore della terra, la
responsabilità della sua cura, la necessità di creare una cultura della rigenerazione per il benessere della
persona e del pianeta

Lo stato dell’arte dei Progetti e delle sperimentazioni ARCA

ARCA sta collaborando fattivamente con il Rodale Institute, vero precursore e sperimentatore delle tecniche
bioconservative con cui, insieme a Università e Centri di Ricerca italiani, sta trasferendo e adattando quelle
tecniche agronomiche ai nostri territori collinari.

 

La proposta di ARCA, partner ufficiale della Global Soil Partnership, viene concretizzata nell’ARCA Regenerative Soil System®, un sistema di tecnologie e pratiche agronomiche utilizzabile dagli agricoltori e garantito da ARCA, appositamente studiato per coltivare e rispettare i gracili e difficili territori collinari.

Presentato il prototipo del dispositivo che misura l’erosione del suolo

Il “Global Symposium on Soil Erosion” 2019, organizzato dall’ONU per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) sul tema “Fermiamo l’erosione del suolo, salviamo il nostro futuro”, ha rappresentato l’occasione per presentare un prototipo di misurazione per l’erosione dei suoli.

Questo prototipo, sviluppato all’interno del progetto denominato “Trasferimento e adattamento del modello agricolo biologico conservativo nei sistemi colturali marchigiani”, è stato finanziato dalla Regione Marche tramite il PSR Marche 2014/2020 Misura 16.1 – Azione 2 ed è nato dalla considerazione che molti suoli agrari marchigiani sono soggetti a una grave erosione dovuta alle caratteristiche geomorfologiche del territorio, alle condizioni climatiche e a un impoverimento di sostanza organica del terreno, causata da una gestione dei suoli non corretta che ne ha favorito la mineralizzazione e l’incremento di CO2.

La proposta progettuale, basata sui principi sviluppati da ARCA Benefit, ideatrice di un modello di agricoltura volto alla rigenerazione dei suoli, dell’ambiente e del territorio, è coordinata dal Capofila Soc. Agricola Biologica Fileni del Gruppo Fileni in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, AEA Srl del Gruppo Loccioni e la Società AgriBlu.

L’obiettivo è proprio quello di mitigare l’attuale degrado dei suoli marchigiani, conservando e migliorando la loro funzionalità, la biodiversità e i servizi ecosistemici tramite il trasferimento e l’adattamento da altre realtà produttive di tecniche e tecnologie agricole conservative (note come agricoltura bioconservativa) da applicare ai sistemi colturali in agricoltura biologica delle Marche, soprattutto sui seminativi in rotazione maggiormente presenti.

Proprio per questo, all’interno del progetto presentato alla Regione, è stato sviluppato un prototipo di sistema per la misurazione oggettiva dell’erosione dei suoli, ottenuto grazie alle competenze scientifiche del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche e di quelle di tipo ingegneristico del partner AEA Srl del Gruppo Loccioni.

Il prototipo è costituito da un dispositivo mobile applicabile su differenti terreni e situazioni geo-morfologiche ed è provvisto di un labirinto atto a intercettare e separare i detriti presenti nell’acqua di scolo dopo ogni pioggia; tali detriti vengono poi prelevati manualmente dalla vasca di raccolta per essere pesati. Allo stesso tempo l’acqua filtrata viene convogliata al dispositivo di “misura portata” costituito da una vaschetta oscillante (tipping basket) che, grazie a un fissaggio eccentrico, scarica periodicamente un quantitativo fisso e noto di acqua. Regolarmente viene prelevata una piccola quantità di acqua, che viene poi analizzata in laboratorio per determinare le sostanze in essa disciolte.

Al sistema appena descritto è collegato un data logger che conta i ribaltamenti della vaschetta (e quindi la portata d’acqua) e li invia tramite segnale radio a un concentratore. Unendo le informazioni prodotte dal sensore di erosione a quelle dell’intensità di pioggia, ricavate da una centralina meteo già presente in zona, è possibile determinare il bilancio idrico dei campi sperimentali.

ARCA sta sperimentando un modello replicabile unico al mondo che riguarda una visione complessiva e sistemica di bacino idrografico.
L’esperienza ARCA è adattabile su aree collinari compatibili ponendo le condizioni per un processo diffuso.

Il focus ARCA è il coinvolgimento degli agricoltori nella certificazione, formazione, sviluppo e promozione di tecniche di agricoltura bioconservativa, ossia un’agricoltura biologica che impiega tecniche conservative del suolo per rigenerarlo.

Il territorio di riferimento è caratterizzato da tutti quei bacini idrografici che, grazie alla loro conformazione geomorfologica, rappresentano degli ecosistemi misurabili e monitorabili.
Le aziende agricole con una superficie media di 10-12 ettari e 2 impiegati ricalcano perfettamente il modello agricolo delle aree interne, dove la creazione di filiere diventa indispensabile per lo sviluppo di un’economia agricola fondata, prima di tutto, sulla garanzia di un giusto reddito all’agricoltore e sulla volontà di rigenerare il suolo e l’ambiente.

Le tecniche e le sperimentazioni ARCA producono una serie di servizi ecosistemici che la Comunità dovrebbe essere pronta a riconoscere a tutti i livelli (economico, sociale, ambientale). I servizi ecosistemici sono utili agli agricoltori, alle persone e alla collettività tutta.

Un esempio di servizio ecosistemico fondamentale è il Carbon Farming, la capacità di un terreno, coltivato con le tecniche bioconservative rigenerative, di trattenere il carbonio al fine di catturare l’eccesso di anidride carbonica nell’atmosfera, reimmettendolo così nel suolo.
ARCA dispone di laboratori sperimentali presso aziende agricole, impegnate nella misura dei parametri ambientali e nella sperimentazione di tecniche agronomiche volte alla rigenerazione del suolo.

ARCA sta sperimentando una meccanizzazione ad hoc (decompattatore), che permette una minima lavorazione del terreno per consentire all’acqua piovana di accumularsi nei meandri del suolo e all’aria di aerearlo al fine di rigenerarne la sostanza organica, a differenza di come avviene con la tradizionale tecnica di aratura.

ARCA sta seminando alcuni miscugli erbacei di cover crop. Essi coprono il suolo, lasciando i residui colturali in superficie, consentendo il controllo biologico delle infestanti, proteggendolo dall’erosione e dal ruscellamento causato dalle intense precipitazioni, oltre che arricchirlo di azoto e sostanza organica. In primavera vediamo le cover crops cresciute, rigogliose, fiorite.

ARCA ha sperimentato una macchina adatta alla semina diretta su terreno non lavorato, che ha anche la funzione di devitalizzazione meccanica delle specie infestanti. ARCA, con tale seminatrice combinata, semina sia le cover crops che le colture da reddito (cash crops).

ARCA ha sviluppato gli strumenti di misurazione per valutare i parametri del ciclo produttivo.

I vari passaggi sono tracciati con sistemi blockchain per garantire trasparenza, sicurezza e tracciabilità e per proporre un prodotto sano, di qualità, proveniente da energie sostenibili, che incentivi la rigenerazione del suolo e l’economia circolare.

Gli strumenti di misurazione sono:
– prototipo per la misurazione dell’erosione dei suoli (analisi quali-quantitativa);
– analisi fisiche, chimiche e biologiche dei suoli tramite laboratori pubblici e privati;
– analisi su campioni di suolo e vegetale dei residui dell’eventuale uso di chimica di sintesi (pesticidi, diserbanti, insetticidi, concimi) effettuate da laboratori interni ed esterni;
– controlli sul campo da parte di agronomi;
– monitoraggio del carbonio organico.

ARCA sta lavorando per:

– istituire uno o più organismi di governo della fase agricolo-ambientale che interagiscano contrattualmente con una Public Company partecipata da tutti gli stakeholder del progetto, agricoltori e utilizzatori finali compresi, con la possibilità di ricorrere al crowdfunding. Tale organismo dovrà occuparsi anche di contrattualizzare i trasformatori, organizzare la distribuzione, gestire il controllo delle filiere produttive e certificarle, definire l’immagine, la comunicazione e la vendita anche on-line dei prodotti.

 

– creare i vari disciplinari di produzione per lo sviluppo di filiere agroalimentari di eccellenza e per la trasformazione e la distribuzione dei prodotti.

 

– certificare e tracciare tutti i vari passaggi con la tecnologia blockchain.

 

– captare tutte le innovazioni di processo e di prodotto compatibili con i principi ARCA che stanno emergendo nel settore alimentare.

 

– finalizzare la gamma dei prodotti da offrire scegliendo tra le eccellenze regionali.

 

– definire un’immagine adeguata e stabilire le modalità più adatte per sensibilizzare (educare) e raggiungere (informare) i segmenti di mercato più vocati all’acquisto dei futuri prodotti ARCA.

 

– selezionare i canali di vendita in linea con l’offerta ARCA.

I Contratti di Fiume

Il Contratto di Fiume è un protocollo giuridico per la rigenerazione ambientale del bacino idrografico di un corso d’acqua.

 

Il Contratto di Fiume permette un approccio partecipato alla pianificazione del territorio, oltrepassando il limite amministrativo e adottando come criterio di identificazione territoriale il bacino fluviale. E’ un sistema di regole in cui la pubblica utilità, il rendimento economico, il valore sociale e la cura ambientale intervengono in maniera olistica nella ricerca e nell’applicazione di soluzioni efficaci per la riqualificazione di una determinata area.

 

Attualmente ARCA aderisce ai Contratti di Fiume e partecipa ai relativi tavoli di lavoro nei bacini idrografici dell’Alto Potenza, dell’Esino, del Fiastrone Lago di Fiastra, del Foglia, del Misa-Nevola, del Musone e del Tesino.

 

Ciò ha suscitato l’interesse del Consorzio di Bonifica Marche, anch’esso aderente ai Contratti di Fiume, che è stato inserito in un gruppo di lavoro creato da ARCA per l’elaborazione e la presentazione di un progetto di ricerca europeo in collaborazione con Regione Marche Osservatorio dei Suoli di Treia, le Università di Ancona, Camerino e Udine, l’Assam, l’Azienda Agricola Fileni, l’Azienda Agricola Lov di Loccioni.

ARCA, all’interno del Programma di Sviluppo Rurale Marche, sta sperimentando nuovi sistemi di coltivazione della vite. Titolo del Progetto è New Wineyard, con Capofila l’Azienda Agricola Cantori Roberto.

 

Sempre nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale Marche (Pif: Progetti Integrati di Filiera), ARCA sta sviluppando nuove linee di sementi per agricoltura biologica con Capofila il consorzio di agricoltori biologici Terra Bio Soc. Coop. Il titolo del progetto è Seme Fab Marche.

 

ARCA sta avviando una collaborazione con l’Università di Perugia per creare ARCA Umbria sul lago Trasimeno. Il progetto è finalizzato a misurare gli effetti migliorativi delle pratiche agricole bioconservative rigenerative in un contesto ideale, in quanto bacino ben determinato e di dimensioni limitate.

 

ARCA è inoltre molto attiva sul territorio avendo supportato:
– un Accordo Agro Ambientale misura Tutela delle Acque, che comprende una fascia di Comuni che va da Apiro ad Arcevia e avente come Capofila l’Unione dei Comuni della Media Vallesina.
– due Accordi Agro Ambientali misura Tutela del Suolo, Prevenzione del Dissesto Idrogeologico e Alluvioni: uno avente come Capofila Castelplanio e comprendente anche i Comuni di Rosora e Poggio San Marcello; l’altro come Capofila Apiro, comprendente anche Poggio San Vicino.

 

In fase di valutazione con il GAL Colli Esini San Vicino un progetto di rilancio della razza avicola autoctona denominata Ancona, con Capofila la Soc. Agr. Biologica Fileni, per il recupero della biodiversità animale e relative strategie innovative per la valorizzazione della cultura agroalimentare di qualità.

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