Curiosità dalla natura

Oggi vogliamo proporre un tema molto curioso quanto interessante: la somiglianza tra la forma di alcuni alimenti vegetali e la parte del nostro corpo sui cui esercitano la loro azione protettiva.

Cogliamo così l’occasione per ricordare alcune proprietà salutistiche di frutta e verdura!

Non ci sono studi mirati a dimostrare questa connessione, ma le proprietà di frutta e verdura di cui vi parleremo sono sostenute da valide ricerche scientifiche.

A cosa ci riferiamo quando parliamo di somiglianza tra la forma di un alimento e la parte del nostro corpo?

Prendiamo come esempio la carota e tagliamola a rondelle. Possiamo notare delle linee radiali che si concentrano intorno a un punto leggermente più scuro. Non vi ricorda forse l’occhio umano con la pupilla al centro? Non è un caso, infatti, che la carota sia ricca di carotenoidi, precursori della vitamina A, la cui carenza provoca disturbi agli occhi, tra cui: deficit nella visione notturna e anche la mancanza di lacrimazione che, a sua volta, determina danni permanenti all’occhio.

Passiamo ora a un altro ortaggio: il pomodoro, ricco di licopene, un potente antiossidante che si è dimostrato essere un importante fattore di protezione contro l’insorgenza di patologie cardiache. Oltre al colore rosso, proviamo a immaginare un altro punto in comune tra pomodoro e cuore umano. Tagliando il pomodoro a rondelle in senso verticale, noteremo la distinzione in quattro compartimenti che ricordano proprio le quattro camere in cui è suddiviso il cuore.

Se le fette di pomodoro sembrano atri e ventricoli cardiaci, un grappolo d’uva non assomiglia al cuore come organo intero? Infatti, il resveratrolo dell’uva rossa sembra proprio essere la molecola in grado di proteggerci dall’infarto.

I broccoli e i cavolfiori, inoltre, ricordano la forma dei nostri bronchi. Questi ortaggi, infatti, sono ricchi di sulforafene, un composto che aiuta a ripulire l’albero respiratorio da batteri e impurità, mentre gli isotiocianati sono correlati a una minor incidenza di cancro polmonare.

Passiamo al sedano. Questo vegetale ha una forma allungata che ricorda molto le ossa lunghe di braccia e gambe. Diversamente dagli altri vegetali, il sedano contiene molto sodio, che nel nostro organismo si concentra per il 50% nei fluidi extracellulari e la restante metà sapete dove? Proprio nelle ossa. Quando si perde troppo sodio con la sudorazione, il nostro corpo lo sottrae allo scheletro e perciò il sedano è un’ottima fonte di integrazione naturale di sodio.

Un gheriglio di noce non ha la forma del cervello? Tra tutta la frutta secca, la noce contiene la maggior quantità di omega-3, che incide notevolmente nella formazione del sistema nervoso centrale dei neonati. Se l’alimentazione della mamma prevede un buon apporto di omega-3, sia in gravidanza che in allattamento, è stato dimostrato che i bambini hanno capacità intellettive più spiccate.

Passiamo ora a un prodotto tipico della tradizione italiana: l’olio extravergine d’oliva. Quest’olio è ricco di acidi grassi monoinsaturi. Il consumo di olive e dell’olio che se ne ricava è stato correlato a una minor incidenza di cancro al seno e all’utero e aiuta a combattere l’infertilità femminile. L’oliva, infatti, non ha forse la stessa forma tondeggiante degli ovuli femminili da fecondare?

Se le olive sono benefiche per la donna, i fichi lo sono per l’uomo e sapete perché? Perché aumentano la concentrazione e la motilità degli spermatozoi, oltre a contribuire a combattere l’infertilità maschile. Infatti, fin dall’antica Grecia i fichi sono stati associati alla fertilità proprio perché ritenuti afrodisiaci e, se tagliamo a metà un fico, notiamo curiosamente che esso è pieno di centinaia di grani che ricordano proprio la classica forma degli spermatozoi.

Non sono curiose queste associazioni tra il mondo vegetale e il corpo umano?

E’ proprio il caso di dire che la natura non lascia mai nulla al caso!

Dott.ssa Laura Campagnoli (Biologa nutrizionista)



Laura Campagnoli
laura.campagnoli91@gmail.com
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