06 Apr Il ruolo chiave dell’alimentazione per una vita più longeva
Quanto conta la nutrizione per la salute umana?
Per rispondere dovremmo andare a ritroso e chiederci che peso abbiano avuto sulla nostra salute i fattori genetici e i condizionamenti ambientali (tra i quali il fumo, lo stile di vita, l’attività fisica, l’alimentazione).
A questa domanda il Professor Luigi Fontana, noto medico e scienziato italiano di fama mondiale, risponde facendo riferimento a una ricerca nordeuropea (Danimarca, Svizzera, Finlandia) condotta su gemelli omozigoti (cioè identici) con l’unico scopo di misurare quanto pesasse la genetica sulla salute rispetto all’ambiente. Questi studi hanno dimostrato che i fattori genetici, che sono determinati dai geni che ereditiamo dai nostri genitori, pesano in percentuale un 25–30%, mentre il 70–75% della nostra condizione fisica dipende dall’ambiente.
Ciò significa che abbiamo il controllo della nostra salute e questa non è solamente una supposizione, ma è una risposta chiara, biologica, scientifica. Possiamo quindi affermare che la salute è nelle nostre mani.
Dovendo analizzare nello specifico, tra i fattori ambientali, quanto pesa la nutrizione rispetto al nostro stile di vita, il Professore risponde che la nutrizione è il fattore più importante, ancora più importante dell’attività fisica e ancora di più del fumo. Questo perché numerosi studi condotti su modelli animali e in vitro dimostrano che la nutrizione è l’elemento che ci permette di allungare la vita.
È scientificamente provato che la nutrizione attiva le vie di segnale cellulari per prevenire o allentare il danno molecolare, che comporta:
- l’invecchiamento dell’organismo;
- l’incorrere in malattie cronico-degenerative (come le malattie cardiovascolari, il diabete, la sindrome metabolica, il cancro);
- in extremis la morte.
Il fattore che agisce in maggior misura sulla longevità è la Restrizione Calorica (CR): questo è stato dimostrato dal fatto che topi con un introito calorico inferiore del 20 – 30% rispetto al proprio metabolismo basale sono risultati più sani, più magri e con prospettive di vita più lunghe.
Oltre alla Restrizione Calorica anche la Dieta Mediterranea è stata messa in correlazione con la longevità: in generale gli individui che si attengono a tale stile nutrizionale presentano un maggiore life span (del 40%). Se a questo aggiungiamo che i cibi non possono essere equiparati per caratteristiche e valori nutrizionali, perché quelli di natura biologica riducono ulteriormente (del 25%) la possibilità di avere il cancro, non possiamo far altro che renderci conto di quanto le scelte che facciamo a tavola e, la nutrizione in sé per sé, migliorino di gran lunga il quadro clinico. In un contesto in cui la nutrizione è associata allo sviluppo di patologie cronico-degenerative e neoplastiche, l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale.
Da qui il famoso mantra del filosofo Feuerbach, “siamo ciò che mangiamo”, prende ora forma e significato: la nostra salute dipende dal cibo che ingeriamo, che il nostro organismo utilizza per costituire se stesso. Siamo fatti dal cibo solido che ci alimenta, dall’acqua che beviamo, dall’aria che respiriamo, persino dai nostri pensieri e da tutto ciò che arriva dall’esterno.
Dalla qualità e dalla purezza di tali sostanze che il corpo assorbe nella sua interezza dipende il nostro benessere fisico ed emotivo.
Dott.ssa Greta Accorroni (Biologa nutrizionista)
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